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La mia avventura in Oregon

1998 - La prima volta sulle locations del film

PREFAZIONE

( ebbene si, è un po' lunga forse ma serve a spiegare da dove è nata la mia passione per i Goonies e per il cinema)

E' stata dura ma alla fine ce l'ho fatta. Eccomi ad Astoria!

Chi L'avrebbe mai detto che un film visto al cinema da bambino un giorno mi avrebbe portato...

Be', forse è meglio partire dall'inizio e cioè dal 1985, esattamente dal 31 dicembre 1985. Quel giorno non ho fatto niente di particolare se non andare al cinema. Questo non significa che non vi fossi mai andato prima di allora, anzi. Sin da piccolo ero un assiduo frequentatore delle sale, quando andavo a vedere i cartoni della Disney: fra tutti "Bianca e Bernie" e "La Carica dei 101"erano i miei preferiti. Crudelia è sempre stato un personaggio fantastico per me. Che gran donna! Ricordo anche che all'età di circa...5 anni siamo dovuti uscire dal cinema durante la proiezione de "Il libro della giungla" poichè mia cugina Laura, di 2 anni più grande di me, piangeva per paura del serpente...E anche questa la definirei una gran donna! Poi un anno sono andato all'arena al mare a vedere "Cenerentola" assieme a mia nonna Amelia, mia zia Grazia e...non ricordo chi altro. Quella sera mi sono addormentato e, quando ho riaperto gli occhi, mi sono accorto che anche gli altri vicino a me erano piombati in un sonno profondo...

Se escludiamo i cartoni animati, sino a quel giorno erano solo 3 i film che ero andato a vedere sul grande schermo. Per primo "Elliot, il drago invisibile", poi, nel 1982 è stata la volta di "E.T. l'extraterrestre". Questo fu uno dei più grossi successi degli anni '80. Chi non lo ha visto almeno una volta. Mi è piaciuto molto, ma non abbastanza evidentemente. O forse ero ancora troppo piccolo. Nel 1984 ho visto "Ghostbusters" assieme a mio babbo e a mio fratello Matteo. Ricordo che quel pomeriggio un mio amico mi ha invitato con lui e suo padre a vedere questo film ma non ho fatto in tempo a liberarmi dei miei impegni (da babysitter!!! di mio fratello minore) e così ho dovuto rifiutare. Alla sera ero talmente in...arrabbiato che mio padre mi accompagnò a vedere gli acchiappafantasmi. Nessuno di noi è rimasto particolarmente colpito da questo film, in particolare il mio vecchio. Io ho imparato ad apprezzare "Ghostbusters" solo un paio di anni più tardi.

Il pomeriggio del 31 dicembre 1985 ho ricevuto una proposta analoga a quella dell'anno precedente. Luciano mi ha chiesto di nuovo di andare al cinema con suo padre a vedere un film di cui non avevo mai sentito parlare. Il film si intitolava "I Goonies"...

Non starò a raccontare il film quindi, per chi se lo fosse perso, consiglio una visione tattica prima di proseguire. Per chi invece non fosse interessato a vederlo...non dovrebbe essere arrivato nemmeno a questo punto del mio racconto...

Sono uscito dal cinema entusiasta ed eccitato come mai prima di allora. La storia, i protagonisti, i luoghi, le musiche, tutto era talmente coinvolgente che era come se avessi realmente vissuto quell'avventura in prima persona. Insomma quando sono uscito dalla sala mi sentivo già un Goonies e sapevo che lo sarei rimasto a lungo. In quel periodo avevo circa la stessa età di Mikey e adoravo la caccia al tesoro...potete quindi immaginare che questo film non poteva che essere il top per me. Luciano ha espresso un parere positivo sul film ma nulla di più. Per suo padre invece era solo un filmetto da bambini, parere condiviso anche dal mio un paio d'anni dopo. Era davvero così...o forse era qualcosa di più? " Quando sarai grande capirai che questo è solo un film adatto ai più piccoli." Mi aveva detto Stefano (mio babbo). Alcune cose posso essermele dimenticate ma questa affermazione no. Come ricordo la mia risposta. "Non è così. Questo film mi piace oggi e continuerà a piacermi. Ne sono convinto." Oggi che sono "grande", o almeno penso di esserlo, posso dire di avere finalmente capito che...loro si sono persi qualcosa. Quella parte di Peter Pan che dovrebbe rimanere in ognuno di noi il più a lungo possibile.

Comunque andiamo in ordine cronologico e quindi proseguiamo col 1986. Ho parlato molto con alcuni dei miei amici di allora di questo film e ricordo che alcuni di loro erano concordi con me. Be', forse proprio come me no, visto che nessuno di loro è mai arrivato ad Astoria :-) comunque diciamo che gli era piaciuto molto. Oggi sinceramente fatico a ricordare con chi parlavo di questo film...anzi, ora che ci penso mi torna in mente un commento fatto da Valentina (ehi Vale se mai leggerai questo racconto...CIAO!). All'epoca andavamo molto d'accordo e anche nel caso di questa pellicola ci siamo trovati subito uniti nel giudizio. A dire il vero lei aveva aggiunto un'opinione personale che non ho condiviso: "Bello il film ma soprattutto bello Mikey, il protagonista." Comunque...i gusti sono gusti.

In quegli anni sognavo spesso ad occhi aperti di essere io stesso un Goonie e di partecipare alle loro avventure ad Astoria...e quante ne abbiamo fatte assieme...Era come se li conoscessi tutti di persona: l'intraprendente Mikey, il protettivo Brand, lo strafottente Mouth, la romantica Andy, il golosissimo Chunk, la saggia e simpatica Stef e il geniale Data. Penso proprio che la mia passione per il cinema sia nata sicuramente con questo film

Già, tutto è iniziato proprio da qui...

In seguito ci sono state altre pellicole che mi sono piaciute molte ma...nessuna mi è rimasta nel cuore come I Goonies. Già nel 1986 un altro film aveva scalato le mie classifiche di gradimento. Si trattava di "Labyrinth" con David Bowie e Jennifer Connelly (recentemente tornata al successo vincendo l'oscar per "A Beautiful Mind"). Be' devo dire che dai 13 ai 18 anni mi sono orientato principalmnte su tre filoni di film: gli horror, i fantastici e le commedie (a volte un po' demenziali...).

Sempre in quell'anno è uscito il videogioco per il mitico Commodore 64, il computer che andava per la maggiore all'epoca. Era un gioco veramente simpatico. Bisognava guidare con una certa astuzia i vari protagonisti riuscendo a superare varie prove per arrivare alla nave pirata. Certo, non era il massimo dal punto di vista grafico ma...eravamo nel 1986!!!

Nel 1987 insieme ad un paio di amici delle medie abbiamo noleggiato un film e...provate ad indovinare su quale titolo è caduta la nostra scelta... Così quel pomeriggio a casa dell'unico di noi che aveva il videoregistratore ho rivisto per la seconda volta il mio film preferito. Le emozioni sono state le stesse di un anno e mezzo prima con la differenza che questa volta sono state condivise da almeno uno dei due amici lì presenti. Monica era entusiasta e anche molto arrabbiata quando è dovuta rincasare a film non ancora concluso. Una nuova alleata? Direi proprio di si visto che anche oggi quando ci vediamo in un modo o nell'altro finiamo per parlare dei Goonies. Quell'anno è stato per me anche un anno di grandi cambiamenti. Dalle medie sono passato a geometri e ci siamo trasferiti dal condominio dove avevo vissuto sino ad allora. Lì ho lasciato tanti bei ricordi... Un'altra novità consisteva nell'acquisto del tanto sognato videoregistratore. Da quel momento è iniziato il periodo del noleggio dei film durante il fine settimana. Ho iniziato noleggiando Ghostbusters per poi proseguire con I Goonies. In realtà mi ero ripromesso di attendere un po' prima di noleggiarlo ma...ho resistito solo un fine settimana... E così quel week-end assieme a mia cugina Laura, Luciano e mio fratello Matteo non solo abbiamo visto il film ma li ho anche "costretti" a vedere alcune scene "salienti" a rallentatore. Be', la nuova tecnologia andava testata in qualche modo... Dopo quella sera Luciano non ha voluto sentire parlare dei Goonies per vari anni tanto che ancora oggi me lo rinfaccia...

Il mio interesse per il cinema cresceva sempre più col passare del tempo. In quegli anni io, Laura e saltuariamente qualche amico, ci trovavamo tutti i sabati pomeriggio per scegliere le videocassette da vedere alla sera. Quella che sceglievo io la guardavamo in prima serata mentre al secondo spettacolo era abitualmente destinata quella scelta da mia cugina. Il motivo di ciò era molto semplice. Spesso io non reggevo sino alla fine del secondo film mentre Laura non aveva problemi. Questo evidentemente doveva darle un po' fastidio in quanto tra urla, risate e commenti ad alta voce faceva di tutto per svegliarmi. Non era solo il periodo dei film fantastici ma anche di quelle commedie adolescenziali americane. Quanti film stupidi ci siamo visti... Devo dire comunque che in materia mia cugina mi batteva alla grande. a volte riusciva a prendere film così squallidi... Piano piano sono aumentate anche le uscite al cinema e ho iniziato ad avere i miei attori preferiti. Ricordo con piacere Jennifer Connelly, Elisabeth Shue e un Tom Hanks che allora interpretava commedie simpatiche anche se un po' leggere. Comunque per quel periodo andavano più che bene.

Nel Natale del 1989 è arrivata la prima telecamera. Un bestione con videocassette VHS. Pesava talmente che spesso preferivamo lasciarla a casa. Però grazie a quella ho iniziato a fare i primi filmati con "effetti speciali" se così si possono chiamare. Cose molto semplici come oggetti o persone che scomparivano e riapparivano altrove. Ma tutto ciò mi faceva sognare qualcosa di più concreto nel futuro.

Nel frattempo I Goonies iniziano ad avere qualche passaggio in TV su Italia 1. Per caso un pomeriggio sono riuscito a vedere uno stralcio del video di Cyndi Lauper " The Goonies 'R Good Enough". Ma per vedere l'intero video avrei dovuto aspettare ancora molti anni.

Una volta terminate le superiori mi si è posto davanti il dilemma che affligge molti ragazzi di quell'età, e non solo : e ora? cosa faccio? lavoro, università o...o provare a fare ciò che realmente mi piacerebbe. Così ho preso in considerazione l'idea di fare un corso cinematografico. All'epoca ero ancora troppo giovane ed inesperto e se avessi optato per questa soluzione sicuramente non avrei fatto nulla di buono. La sola scelta per il corso l'avrei fatta più o meno a caso e con tutti i corsi inutili che c'erano in giro... Comunque le persone che mi stavano vicino, pur non ostacolandomi apertamente, non mi hanno appoggiato in tale direzione. Si sa che è difficile entrare nel mondo dello spettacolo e quindi perchè perdere tempo per una cosa che probabilmente si sarebbe rivelata un fallimento. Perchè non tentare con l'università? E così sono finito a Firenze... Probabilmente non ho scelto la facoltà giusta, o forse lo era solo in quel momento. Comunque, senza soffermarmi troppo su questo argomento, ho buttato via 5 anni in una cosa in cui più andavo avanti e meno ci credevo. Così la laurea in scienze forestali non è mai arrivata e non arriverà. Certo, comunque è stata un'esperienza di vita ma a parte questo...non è rimasta quasi nessuna traccia di quel periodo. Anzi, ad essere sinceri una cosa molto importante di quel periodo mi è rimasta. In un negozietto di dischi imboscato in un vicolo del centro storico ho trovato l'LP originale dei Goonies. Così, quasi incredulo ho fatto mia la colonna sonora del film che comprendeva anche alcune foto inedite.

Negli anni novanta si sono evoluti i miei gusti cinematografici. Così i film demenziali hanno lasciato posto ad altri generi quali la commedia brillante, il thriller e soprattutto il drammatico. E così oltre ai Goonies, che restano pur sempre primi nel mio cuore, ho aggiunto altri titoli alla lista dei miei film preferiti. Primi sono stati "L'Impero del Sole" di Spielberg, visto per caso una sera in TV, e "Forrest Gump" con un rinnovato Tom Hanks. Già, sempre Tom. Se prima era il mio attore preferito nelle commedie adolescenziali anni ottanta, poi lo è rimasto per ruoli molto più impegnativi ed interessanti. Ho rivalutato molto anche "Stand by Me" film del 1986 che avevo visto una prima volta durante una gita scolastica. Bello, soprattutto per le atmosfere e i rapporti tra i protagonisti. A questi titoli ne ho poi aggiunti altri.

Questa mia crescente passione per il cinema americano mi ha portato ad amare sempre più gli Stati Uniti, con i loro pregi e i loro difetti. D'altra parte nessuno al mondo è perfetto. Così è iniziato il mio sogno americano e la voglia di visitare questo paese aumentava di anno in anno. Una prima occasione per visitare gli USA sembrava potesse esserci subito dopo il diploma. Con alcuni compagni di classe di Geometri abbiamo iniziato a progettare un viaggio in libertà in America. All'epoca ci speravo molto e sono rimasto molto male quando alcuni di loro si sono tirati indietro facendo saltare tutto il progetto. In realtà oggi posso dire che era un'idea del tutto strampalata, essendo noi troppo giovani ed inesperti per andarcene in giro da soli noleggiando un'auto. Ripensandoci sono contento di non avere fatto quel viaggio allora...

------------------------------------------------------(pub. il 27/12/2002)

Così, prima di fare un qualsiasi viaggio, ho aspettato, aspettato che qualcuno venisse con me negli States. Era quella la vacanza che volevo fare e non mi interessava altro. Così sono trascorsi quattro anni durante i quali io sono sempre rimasto a casa, se si escludono brevi visite a qualche capitale europea. Solo nel 1996 ho iniziato a pensare che forse c'era qualcosa di sbagliato nel mio atteggiamento. Io stavo a casa perchè gli altri non volevano fare viaggi. "No, non è così che deve andare!" Mi sono detto "Da ora in poi cercherò di fare ciò che preferisco, indipendentemente dall'appoggio degli altri." Certo, non ero ancora pronto per affrontare gli U.S.A. da solo così ho deciso di iniziare con una vacanza studio di 15 giorni in un college inglese a Londra. L'ambiente e le persone, sia italiane che straniere, mi hanno fatto rientrare a casa pienamente soddisfatto di questa scelta. Anche se un po' di rammarico c'era. Quello di avere aspettato tanto a fare una cosa del genere. Ancora oggi, dopo più di sei anni da questa esperienza, sono rimaste delle tracce molto profonde. In particolar modo la mia amicizia con Yukako. Se non fosse stato per lei probabilmente non mi sarei mai avventurato in Giappone un paio di settimane fa.

Nel 1997 sono tornato in un villaggio turistico con la mia famiglia. Questo naturalmente perchè sapevo che ne valeva la pena. Quindici giorni nel Mar Rosso erano troppo allettanti per essere rifiutati... In questo stesso anno ho iniziato anche a viaggiare su internet e sono rimasto affascinato da tutto ciò che si può trovare in rete. Tra le altre cose non potevano mancare siti dedicati a "I Goonies", e ce ne sono veramente tanti anche se quasi tutti americani. Anche se il mio inglese non era il massimo riuscivo comunque a capire i loro contenuti. Così ho scoperto tante curiosità sul film che mi erano del tutto sfuggite, a partire dalle scene tagliate che comunque erano presenti nel libro. Però, si sa, film e libri sono spesso molto diversi e io avevo sempre pensato che quelle scene non fossero mai state girate. Mi sbagliavo. Be', ad essere sincero avevo una mezza idea che la scena della piovra fosse stata girata in quanto Data la citava alla fine del film. Dopo un estate al college e una al caldo...forse era giunto il momento di intraprendere il viaggio tanto sognato.

-----------------------------------1998 Il Viaggio negli Stati Uniti------------------------------------------------------

Era più o meno il febbraio del 1998 quando ho iniziato a progettare il viaggio negli States. Ero ormai consapevole che nessuno dei miei amici sarebbe venuto con me così ho iniziato a prepararmi moralmente. Eh già, stare un mesetto in America da solo era un'avventura che andava ben meditata. Prima di tutto la lingua inglese non era il mio forte così ho fatto un corso per rinfrescarmi un po' le idee. Andando tutto il giorno a lavorare non avevo molto tempo per studiare ma comunque a qualcosa è servito, anche se la pronuncia americana è ben diversa da quella inglese... ma di questo me ne sarei accorto solo più avanti... Ho poi iniziato a girare per le agenzie di viaggi e contemporaneamente in rete alla ricerca di tour, luoghi, mezzi di trasporto e alloggi. Gli Stati Uniti sono troppo vasti e dovevo focalizzare la mia attenzione su una zona ben precisa. Così, dopo un'accurata selezione, mi sono concentrato sulla West Coast. A malincuore ho dovuto abbandonare l'idea di visitare il parco dello Yellowstone, Chicago e le cascate del Niagara. Tramite un'agenzia locale ho prenotato alcuni pernottamenti e un tour di 10 giorni con ragazzi che provenivano da tutto il mondo. Da internet ho preso alloggi, orari di partenza dei bus e tutto ciò che serviva per raggiungere Astoria e Cannon Beach. Ero da solo ed ero libero di andare dove volevo, senza vincoli di nessun tipo. Ormai ero deciso, dopo il tour avrei preso il bus della Grayhound che da San Francisco mi avrebbe portato in Oregon. E infine pensavo a New York. Ci sarei passato sopra senza neanche una breve sosta? Questo poi no! La Grande Mela sarebbe stata la tappa finale del mio viaggio!

La data di partenza era fissata per il 1° Settembre e più mi avvicinavo a quel giorno, più aumentava l'emozione. Un mese da solo negli States!!!

------------------------------------------pub. 05/01/2003

Il primo settembre sono atterrato a Los Angeles. L'impatto iniziale non è stato dei migliori... Appena fuori dall'aereoporto mi sono sentito perso in un agglomerato urbano pazzesco. Non avevo la minima idea di come raggiungere l'albergo. Il taxi? Sarebbe stato come viaggiare attraverso più città e quindi un po' troppo costoso per iniziare quest'avventura. Da non tralasciare poi i problemi con la lingua. Nei primi giorni di permanenza non capivo veramente nulla o quasi... Lo dimostra il fatto che il giorno seguente, non riuscendo a capire quale bus prendere per andare da Downtown a Hollywood, ho percorso l'intero tragitto a piedi! Ero talmente distrutto che, dopo aver dato un'occhiata veloce al walk of fame, sono tornato in dietro subito senza visitare altro (questa volta col bus però). Dal giorno seguente le cose sono andate via via migliorando, anche se non ho un gran ricordo di Los Angeles. Mi chiedevo spesso dove fossero gli americani visto che in giro c'erano principalmente coreani ed ispanici... Dopo quattro giorni sono partito col tour internazionale assieme ad altri ragazzi più o meno della mia età provenienti da Australia, Giappone, Inghilterra, Germania, ecc. Per fortuna c'era una ragazza italiana che mi traduceva tutto ciò che non capivo, ed erano veramente tante le cose oscure visto che la nostra guida non si sforzava minimamente di farsi capire da chi non era madrelingua inglese... Comunque tutto sommato ci siamo divertiti, non è vero Oriana?! Da Los Angeles siamo scesi a San Diego e, dopo una breve deviazione di mezza giornata in Messico, siamo entrati in Arizona. Da lì ci siamo avventurati nello splendido Grand Canyon per poi proseguire per Las Vegas, lo Yosemite Park e terminare il viaggio a San Francisco. Lì terminava il tour e lì, dopo un paio di giorni, mi sono congedato dai miei compagni. La mattina del 18 settembre ho preso il bus per Cottage Grove, Oregon. Tanto per cambiare le persone che c'erano non erano i tipici americani ma sopratutto ispanici e qualche anziano. Gli statunitensi evidentemente preferiscono usare auto o aereo. I paesi e le città del nord America non mi sono sembrati particolarmente accoglienti. C'era poca vegetazione e soprattutto davano l'impressione di non essere luoghi sicuri. A viaggio inoltrato ho iniziato a capire perchè gli americani non usano i bus. Più o meno ogni 30 minuti di viaggio c'è una sosta che dura da un minimo di 10 min. a più di mezz'ora. Senza poi contare le attese per i cambi di linea...Un vero e propio strazio!!! Lasciata la California siamo entrati nel verde Oregon. Non tutto questo stato è ricco di vegetazione ma la parte che ho visitato io, quella occidentale, è quella con maggiore vegetazione. Da quel momento iniziavo a sentirmi a casa visto che quel paesaggio con foreste, montagne e fiumi era come lo avevo visto in vari film. La mia prima tappa sarebbe stata Cottage Grove conosciuto anche come il paese dei ponti coperti. Se non erro ci sono volute ben quattordici ore di bus per raggiungerlo. Lungo la ferrovia di questo posto era stata girata una parte del film "Stand by Me" e, visto che era per strada, ho deciso di visitarlo. Ora posso dire che ne sia valsa la pena essendo un paesino molto tranquillo e pittoresco dove magari un giorno ambientare una sceneggiatura... Ci sarebbero tante cose da raccontare ma...forse è il caso di arrivare ad Astoria tralasciando tutto il resto.

------------------------------------------Astoria-------------------------------------------

Mentre ero sul bus ero talmente emozionato che...mi sono addormentato...A parte gli scherzi ero molto stanco e il movimento dell'auto mi concilia il sonno. Ricordo che ad un certo punto abbiamo attraversato il fiume Columbia entrando così nello stato di Washington. Rientrando in Oregon ho ripreso i sensi e sentivo che il livello di adrenalina aumentava sempre più avvicinandoci alla meta. La zona era molto verde e di tanto in tanto si incontrava qualche casa qua e là. Era il primo pomeriggio quando siamo entrati nella cittadina dei Goonies. Con una certa impazienza ho subito iniziato a guardarmi attorno nella ricerca di qualche posto noto. Be' ad essere sincero avevo deciso di focalizzare la mia attenzione sulla casa dei Walsh. Ma tra le tante era veramente difficile sapere dove fosse quella giusta. Astoria è bagnata a nord dal fiume Columbia che è molto più grande di quanto uno possa immaginare. Verso l'estuario c'è un ponte metallico che si vede in vari film ambientati in questa zona. Dalla parte opposta al fiume la città è in salita sino a raggiungere un bosco nella parte più alta e, verso ovest, uno spiazzo con al centro l'Astoria Column. Le costruzioni del centro e delle vie più commerciali sono per la maggior parte in muratura mentre allontanandosi si incontrano splendide casette in legno stile vittoriano. Il bus si è fermato vicino al Visitor Center così sono sceso prendendo l'enorme valigia che già superava il peso ammesso in aereo. Ora dovevo solo trovare il Bed & Breakfast che avevo prenotato qualche giorno prima. (n.b. Mi raccomando la carta di credito. Senza di questa negli States è impossibile effettuare prenotazioni!!!) Non Sapendo bene dove dirigermi mi sono infilato nel Visitor Centre dove sicuramente potevano darmi qualche informazione utile.

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Negli Stati Uniti in quasi tutte le città, anche quelle più piccole, c'è un centro accoglianza visitatori. Noi qui in Italia non valorizziamo neanche i più importanti reperti storici, come ho costatato di persona andando a Roma... Negli States invece tendono a conservare e valorizzare costruzioni che, nel più ottimista dei casi, risalgono a un paio di secoli fà. Mi limito a dire che forse riescono ad apprezzare un po' più di noi quello che hanno... (scusate per la breve polemica ma vedendo certe cose qui da noi mi viene un po' di tristezza!).

Nel visitor Centre ho preso vari volantini sulla zona tra cui quello relativo al Bed & Breakfast in cui avrei dovuto pernottare per un paio di notti. Tra le altre cose ho trovato un libretto molto interessante che illustrava tutte le lacation dei vari film girati ad Astoria. Una volta terminata la mia ricerca, mi sono avvicinato al banco informazioni dove c'erano due signore. A loro ho chiesto come fare per raggiungere il luogo che avevo prenotato e, molto gentilmente, mi hanno chiamato un taxi. Al volante di questo, non proprio all'ultimo grido, c'era una donnona che mi ha parlato di continuo durante il tragitto verso la parte alta della cittadina. Tra le altre cose mi aveva rincuorato dicendo che avevo fatto un'ottima scelta per quel che riguardava la sistemazione. Mentre nella parte bassa vicino al fiume ci sono un paio di Motel, la maggior parte dei B. & B. è situata verso la parte alta di Astoria. Arrivato a destinazione mi sono subito soffermato ad ammirare il panorama con una vista spettacolare sulla parte bassa della città e sul fiume Columbia. Sul retro della bella casa vittoriana iniziava il bosco. Ora avevo la conferma di aver fatto una buona scelta anche se ancora dovevo vedere l'interno e conoscere il responsabile.

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Ho trascinato il mio pesante bagaglio sul portico e, solo dopo un po' di insistenza, ho capito che l'ingresso aperto era quello sul retro. Ad accogliermi una signora di mezza età molto gentile ed amichevole. Nei giorni di permanenza ad Astoria si è rivelata una persona squisita che non dimenticherò mai. Da non perdere poi le sue colazioni! Ora non starò a raccontarvi tutto ma, fidatevi, è una persona valida! Parola di Goonie! Comunque un piccolo aneddoto che la riguarda meriata qualche riga su questa pagina. Lei è originaria di Reno, nel Nevada, luogo famoso per i casinò e per i divorzi lampo (come Las Vegas lo è per i matrimoni). Qualche anno prima ha visto il film "Poliziotto alle Elementari" e si è innamorata del posto in cui era stato girato. E...indovinate quale era? Così un giorno è andata a visitare Astoria e ha avuto la conferma che quello era il luogo dove avrebbe voluto vivere. Si è trasferita e ha comprato la splendida casa vittoriana che ha adibito a Bed & Breakfast. L'interno era molto curato e le camere da letto in stile. Un posto adorabile con una suggestiva veduta al tramonto. Dopo essermi sistemato ho chiesto informazioni su dove potevo noleggiare una bicicletta per poter visitare più facilmente la cittadina. Così a piedi ho raggiunto la parte bassa dove ho noleggiato una mountain bike per tutto il periodo della mia permanenza. Nel negozio ho avuto un'ulteriore conferma della gentilezza e disponibilità delle persone di Astoria nei confronti dei visitatori e, forse, in particolare nei miei confronti. Sono stati in vari a dirmi che ero il primo turista italiano che incontravano in zona e tutti erano molto felici di fare la mia conoscenza. Ricordo che un giorno, mentre ero alla cassa di un fast food, una ragazza ha iniziato a saltare di gioia richiamando l'attenzione di tutti non appena ha saputo della mia provenienza. L'idea della bici è stata valida anche se con tutti quei sali e scendi a fine giornata ero distrutto. Nel frattempo si era fatta sera e, dopo cena, ho tentato una prima escursione verso casa Walsh. Però, avendo dimenticato la piantina, ho rinunciato all'idea rassegnandomi ad una visita più accurata il giorno seguente.

Per quanto riguarda il mangiare non ci sono grossi problemi, sempre che vi piaccia il cibo americano. Un paio di fast food, qualche ristorante, un grosso supermarket e vari snack bar tra cui uno che faceva ottimi burritos messicani.

Il secondo giorno mi sono recato all'Astoria Column attraversando il bosco sino a raggiungere lo spiazzo dove si trova il monumento. La colonna è stata fatta sullo stile di quella traiana di Roma e i suoi dipinti ripercorrono la storia dei territori americani del nordovest. Da questo punto si ha la vista migliore di tutta la zona. A Nord si vede l'intera città bagnata dal fiume Columbia mentre a sud c'è la campagna attraversata da altri due fiumi e con in lontananza i monti. Uno spettacolo quasi irreale, non sembra un paesaggio fantastico degno de "Il Signore degli Anelli"?

Da lì sono sceso e ho visitato altre location di film a partire dalla casa della protagonista in "Corto Circuito" il film del robottino che colpito da un fulmine inizia a vivere e a provare sentimenti. Be', anche questo, per quanto i riguarda, faceva parte della storia degli anni '80. L'unica seccatura era un cagnolino veramente insopportabile che abbaiava di continuo ogni volta che mi avvicinavo alla recinzione... La casa del protagonista di "Free Willy" era vicina al mio B. & B. ed era molto simpatica la cassetta delle lettere a forma di orca. Anche nel molo e in altri punti di Astoria erano state girate varie scene di Free Willy 1 e 2. Pensate che la prima volta che ho visto questo film è stato...proprio ad Astoria! Non mi sono fatto scappare nemmeno la casa di Joyce, il Red Lion Inn e il Bayview Motel visti in "Poliziotto alle Elementari". Infine la scuola di quest'ultimo era nella strada che mi avrebbe portato verso la meta principale del mio tour.

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Vista dalla colonna di Astoria 

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Vista dalla colonna di Astoria 

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L'Astoria Column, sulla collina che sovrasta il paese

1998 Astoria CB (14).jpg

Davanti all'Astoria Inn Bed & Breakfast

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